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Le colture senza suolo

DESCRIZIONE

La coltivazione senza suolo è una tecnologia finalizzata all'allevamento delle piante con le radici poste a contatto di una soluzione nutritiva (acqua che contiene fertilizzanti) con o senza l'uso di un mezzo artificiale (sabbia, ghiaia, vermiculite, perlite, lana di roccia) per fornire supporto meccanico. Il termine idroponica deriva dal greco hydro che significa acqua e ponos che significa lavoro (letteralmente: acqua che lavora).
Le colture senza suolo vengono realizzate per lo più in serra, richiedono spesso elevata tecnologia e un notevole investimento di capitali. Sono però molto produttive, utilizzano efficientemente acqua e spazio e (potenzialmente) proteggono l'ambiente. Negli ultimi anni l'interesse per le colture senza suolo %egrave; aumentato sia tra ricercatori sia tra gli agricoltori. Questo è vero soprattutto nelle zone dove maggiore è la preoccupazione per l'inquinamento delle acque sotterranee provocato dai fertilizzanti e dall'impiego di sostanze chimiche per la sterilizzazione del terreno, in particolare il bromuro di metile.

Maggiori dettagli disponibili online

immagine prodotto
PAROLE CHIAVE
Senza suolo, ortaggi, qualità
REALIZZATO DA:
ISPA - ISTITUTO DI SCIENZE DELLE PRODUZIONI ALIMENTARI (Sezione di Bari)
IN COLLABORAZIONE CON:
Università degli Studi di Bari - Dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali
REPERIBILITÀ

Articolo pubblicato su l'Informatore Agrario, 41/2001, disponibile online:
http://noria.ba.cnr.it/sito/

REFERENTE SCIENTIFICO
Francesco Serio
ISPA - Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentarii, via Amendola 122/O, 70126 Bari
Tel: +39 080 592 93 06
Fax: +39 080 473 29 74
Angelo Parente
ISPA - Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentarii, via Amendola 122/O, 70126 Bari
Tel: +39 080 592 93 06
Fax: +39 080 473 29 74