Nasce il Centro
di Umanistica Digitale

di Manuela Sanna e Leonardo Pica Ciamarra

Una nuova struttura dell'Istituto per la Storia del Pensiero Filosofico e Scientifico Moderno del CNR, per favorire l’applicazione delle nuove tecnologie e la consapevolezza critica e culturale del loro utilizzo

L'Istituto per la Storia del Pensiero Filosofico e Scientifico Moderno del Consiglio Nazionale delle Ricerche inaugura il nuovo Centro di Umanistica Digitale, che raccoglie in un'unica struttura le attività di e-publishing, elaborazione digitale e sviluppo in rete svolte dall'ISPF. Ad una dimensione operativa consolidata in numerose esperienze negli anni esso affianca una dimensione teorica, incentrata sul confronto tra gli studi umanistici e la “svolta digitale” del nostro tempo. L'intento è favorire l'ampliamento e l'affinamento metodologico dell'applicazione di tecnologie digitali nelle discipline umanistiche e insieme la consapevolezza non soltanto tecnica ma anche critica e culturale dei nuovi strumenti e delle trasformazioni che essi veicolano.

 

Le attività dell'ISPF in fatto di editoria elettronica e digital humanities risalgono alle prime anastatiche digitali di opere di Vico curate dal Centro di Studi Vichiani alla fine degli anni Novanta, poi confluite nella collana “Vico su CD-ROM”. Del 2004 è la creazione della rivista elettronica “Laboratorio dell'ISPF”, oggi tra le più longeve riviste filosofiche online nel panorama italiano, cui si è recentemente affiancata la nuova collana di ebook “Quaderni del Lab”. Parallelamente, l'opera di acquisizione e elaborazione digitale di testi e documenti vichiani è proseguita sul sito web “Portale Vico”, fondato nel 2009, mentre del 2012 è il finanziamento del progetto “Biblioteca vichiana” da parte dell'Unione Europea nel quadro del POR-FESR Campania 2007-2013, ora in fase di completamento e occasione di notevolissimo accrescimento del patrimonio dei materiali digitalizzati sul Portale, anche grazie ad un accordo con la Biblioteca Nazionale di Napoli per la messa in rete di tutti i manoscritti, postillati e esemplari princeps di Vico presenti nelle loro collezioni storiche. L'Istituto è inoltre parte attiva in numerose iniziative che sperimentano l'impiego di tecnologie digitali per lo studio delle reti di circolazione delle idee e per la diffusione della cultura scientifica. Toccano questi temi ad esempio le convenzioni con la Maison Méditerranée des Sciences de l’Homme di Aix-en-Provence e con il Centro Museale dell'Università di Napoli “Federico II”, e le partecipazioni al Laboratoire d'excellence HASTEC “Harmonia Universalis” (in collaborazione con la Sorbona) e all’azione europea COST Action IS 1310, “Reassembling the Republic of Letters, 1500-1800”. Il recente coinvolgimento nel progetto del Dipartimento Scienze Umane del CNR SM@RTINFRA-SSHCH nell'ambito dell'e-publishing open-source rafforza ulteriormente l'impegno su questi fronti.

 

La creazione di una struttura di raccordo unitaria, in grado di impiegare al meglio le risorse, le attrezzature e le competenze specifiche dell'Istituto rappresenta quindi anzitutto una risposta organizzativa alla crescente richiesta di integrazione di strumenti digitali nelle attività di ricerca. Allo stesso tempo, la concentrazione offre l'occasione per una considerazione d'insieme, in vista di un progetto culturale coerente e di una riflessione a più ampio raggio sull'effetto e il significato delle trasformazioni in atto.

Estraneo al filone dell'informatica umanistica, sviluppata in modo egregio da altre realtà del CNR, l'ISPF intende fin dall'inizio l'applicazione delle nuove tecnologie come servizio allo studioso in senso classico. Coerentemente con la tradizione di studi dell'Istituto e con la limitata disponibilità di risorse da investire in quest'ambito, l'uso del digitale si trattiene così al di qua di sperimentazioni di frontiera, pur di indubbio fascino, a favore della ricerca di soluzioni affidabili per chi, interessato all'argomento più che allo strumento, ha come prima esigenza il più ampio accesso ai testi e la loro fruizione in forma sicura e per quanto possibile impregiudicata dai nuovi metodi di elaborazione. Di qui, ad esempio, il lavoro di ricognizione, aggregazione e filtro dei materiali vichiani diffusi, se non dispersi, in rete, che sul “Portale Vico” si affianca all'acquisizione e elaborazione digitale dei molti materiali dell'Istituto, nella convinzione che fornire, nel mare delle informazioni oggi disponibili, un orientamento tematico scientificamente esperto sia un compito particolarmente appropriato per un istituto di ricerca.

 

Quest'approccio, che in certa misura può risultare conservativo, non si chiude però logicamente ad un continuo confronto con le innovazioni in corso. Ciò sia a livello tecnico, necessario all'individuazione delle migliori soluzioni, per esempio per le nuove forme di pubblicazione elettronica, sia però anche ad un livello di considerazione più ampio, che grazie alla familiarità con le pratiche concrete mira a sviluppare dall'interno un contributo di analisi genealogica e filologica della nascente cultura digitale. Qui i rapporti in qualche modo si invertono – idealmente in una reciproca fecondazione – e, da oggetto di trasformazione, i saperi umanistici si propongono ora, seppure da un punto di vista certo ben delimitato, come soggetti di uno sforzo di comprensione del proprio tempo, mediante l'applicazione e l'adattamento al nuovo scenario dei propri sperimentati strumenti critici, intesi a cogliere presupposti e implicazioni – i fondamenti culturali – delle trasformazioni che li coinvolgono. A questo livello, documentato in una già avviata attività seminariale, il progetto del nuovo Centro di Umanistica Digitale si incontra con la missione dell'Osservatorio sui Saperi Umanistici dell’ISPF, impegnato in un'opera di ricognizione e riflessione sulle modificazioni dei metodi, del significato e dell'identità dei nostri studi nell'epoca presente.

 

Manuela Sanna è Direttore dell'Istituto per la Storia del Pensiero Filosofico e Scientifico Moderno (ISPF) del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Leonardo Pica Ciamarra è Primo ricercatore dell'Istituto per la Storia del Pensiero Filosofico e Scientifico Moderno (ISPF) del Consiglio Nazionale delle Ricerche e responsabile del nuovo Centro di Umanistica Digitale.

9 settembre 2014

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