Consiglio
Nazionale delle Ricerche
Il Presidente
Circolare n. 9/2009
AMMCNT – CNR
0018535 del 25/02/2009
Ai
Direttori / Dirigenti
delle Strutture CNR
Loro Sedi
Oggetto: Acquisizione delle risorse umane a termine con rapporto di lavoro subordinato e/o autonomo. – Direttive operative.
- Si
fa riferimento al disciplinare vigente concernente le assunzioni di
personale con contratto di lavoro a tempo determinato del CNR, ed in
particolare ai casi in cui agli oneri derivanti da dette assunzioni si
faccia fronte non con i fondi ordinari di bilancio, ma con le entrate
provenienti da contratti e convenzioni sottoscritti con soggetti
esterni pubblici o privati per la realizzazione di programmi di ricerca
o attività di servizio; tali assunzioni, per loro stessa natura,
sono utilizzate per fare fronte ad esigenze temporanee e straordinarie.
Come è noto, a tale assunzioni deve procedersi previa selezione, ai sensi dell’art. 4 e seguenti del disciplinare.
Si
rappresenta, in proposito, che in tali casi e con effetto immediato,
non si potranno più effettuare le relative selezioni con le
modalità e le procedure di cui all’art. 4, lettera c), del
disciplinare, cioè secondo le procedure per le assunzioni a
tempo indeterminato, se non previa specifica autorizzazione del CdA.
Vi
raccomando, pertanto, il pieno rispetto di quanto rappresentato, nello
spirito di fiducia e collaborazione che è alla base del rapporto
organico che vi lega al CNR.
- Fermo restando quanto sopra, su invito del CdA, ritengo doveroso
richiamare la particolare attenzione delle SS.LL. anche sulla necessità
di limitare allo stretto indispensabile l’utilizzo delle forme
“flessibili” di lavoro, sia subordinato che autonomo; queste ultime, in
particolare, al fine di differenziarle dal rapporto di lavoro
subordinato, in nessun caso dovranno essere usate in forme o con
modalità improprie, al fine di non arrecare danni all’Ente.
Vi
ricordo che è in fase di conclusione, sia presso il CNR che
nelle altre Pubbliche Amministrazioni, la complessa e non indolore
operazione concernente le cosiddette stabilizzazioni, che è
stata fonte di numerosi e non semplici problemi.
Vi rammento,
inoltre, che sul tema del lavoro “flessibile,” non da oggi, vi è
un forte impegno, con altrettanto forti richiami, da parte delle
strutture di Governo nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni;
sottopongo in proposito alla Vostra attenzione l’ultimo esplicito
richiamo della Presidenza del Consiglio – Dipartimento della Funzione
Pubblica di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze
che, con circolare del 27.1.2009, hanno rammentato, in particolare agli
Enti di ricerca che “un utilizzo improprio delle tipologie di lavoro
flessibile determina nuovi precariati e le Amministrazioni Pubbliche,
nonché i competenti Organi di controllo, dovranno evitare
l’insorgere di tali fenomeni, che si pongono in antitesi con i principi
che riguardano il corretto funzionamento delle stesse Pubbliche
Amministrazioni.”
Luciano Maiani