ASSAGGI DI SCIENZA E DI CULTURA

Anomalie dell’ordine
L’altro, lo straordinario, l’eccezionale nella modernità

Enrico Nuzzo, Manuela Sanna, Luisa Simonutti (a cura di),
Aracne editrice

Contributi di: Francesco Paolo Adorno, Annarita Angelini, Stephen Bamforth, Davide Bigalli, Maurizio Cambi, Franco Alberto Cappelletti, Olivier Christin, Didier A. Contadini, Roberto Evangelista, Antonello La Vergata, Enrico Nuzzo, Leonardo Pica Ciamarra, Jackie Pigeaud, Francesco Piro, Monica Riccio, Delio Salottolo, Luisa Simonutti, Valeria Sorge, Yves Charles Zarka.



Lo straordinario e l’eccezionale possono essere categorie per approfondire aspetti che caratterizzano l’epoca moderna, implicando una diversa visione dell’ordine naturale e delle figure della difformità. Si dissolve, dunque, il “canone dei prodigi” ereditato da un certo Medioevo e dal primo Rinascimento? E quanta parte, nella fondazione della scienza moderna, della moderna filosofia della storia, oltre che della riflessione politica moderna, ha la coppia “eccezionale”-“ordinario”, specie se ricondotta al campo della discussione teologica, pienamente cruciale ancora nel XVII secolo, attorno al potere di Dio e del sovrano umano? E ancora, come riprendere ulteriori percorsi d’indagine che negli ultimi decenni hanno attirato non pochi interessi e prodotto dibattiti: attorno a legge e caso o, ovviamente, norma e devianza, alle connessioni tra eretici o ribelli e deformità o follia, alle possibili relazioni tra naturalizzazione dei mostri e storicizzazione delle dissidenze?

I saggi forniscono apporti di chiarificante riflessione teorico-metodica sulle categorie indicate, un’accurata ricognizione storiografica e nuove direttrici di pensiero e di ricerca. Diversi nodi problematici, esperienze concettuali e discorsive sono stati analizzati relativamente alla cultura classica come nel disporsi della coppia concettuale misura-dismisura, nella speculazione teologica, concernenti figure e anomalie sacre. Sono stati indagati il rapporto tra teorie dei climi e dei caratteri dei popoli e il rapporto anomalo tra “natura” e “cultura”, malattia e deformità nelle utopie rinascimentali ma anche nelle degenerazioni del mondo contemporaneo. Lo studio ha investito categorie e singole figure sull’ordine del mondo e sulla mostruosità politica, a partire da antecedenti antichi attraverso il Nuovo Mondo e fino alla contemporaneità e al suo disordinamento delle certezze.

I saggi qui raccolti evidenziano efficacemente l’approfondimento di caratteri e tempi di una complessa e intrecciata semantica concettuale: di categorie la cui esposizione e costituzione storica si esprime, implicitamente, nelle ricostruzioni proposte delle loro vicende o genealogie, ed esplicitamente, nella tematizzazione del loro darsi storico.


pagine 456, euro 25



The extraordinary and the exceptional may serve as categories to explore characteristic aspects of the modern epoch, implying a different vision of the natural order and of the figures of anomaly. And so, is the “canon of the prodigies” inherited partly from the Middle Ages and the early Renaissance dispelled? And what part does the “ordinary-exceptional” dichotomy play in the foundation of modern science, the modern philosophy of history and modern political thought – especially in relation to the field of theological discussion about the power of God and of the human soverieign which was still pivotal in the 17th century? And again, how can we pursue the ulterior paths of investigation that have attracted considerable interest and aroused debate in recent decades? Debates regarding law and chance or, obviously, rule and deviation, the connections between heretics or rebels and deformity or madness, the possible relations between the naturalisation of monsters and the historicisation of dissidence?

These essays furnish contributions of illuminating theoretical-methodological reflection on the categories indicated and a meticulous historic appraisal, as well as pointing up new directions of research and thought. A number of problemmatic nodes, conceptual and discursive experiences have been analysed in relation to classical culture, for example in the utilisation of the concepts of proportion-disproportion in theological speculation in relation to sacred figures and anomalies. The relation between theories of the climates and characteristics of peoples is investigated, as well as the anomaolous relation between “nature” and “culture”, sickness and deformity in the Renaissance utopias, and also in the degenerations of the contemporary world. The research has touched on categories and individual figures in relation to world order and political monstrosity, starting from ancient antecedents through the New World up to the contemporary age and its shattering of certainties.

The essays collected in this book efficaciously illustrate a detailed scrutiny of the features and times of a complexly entwined conceptual semantics. The exposition and historical construction of these is implicitly expressed in the proposed reconstructions of their evolution or genealogy, and explicitly in the thematisation of their historic emergence.


pages 456, euro 25

10 settembre 2014

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